Come nei B-movies di fantascienza, l’animaletto interno ferito, fragile e indifeso, a cui l’anima caritatevole del deuteragonista di turno dedica tempo energie e dedizione incondizionata, a mezzanotte si rivela per quel che era: una creatura aliena e mostruosa, tirannica e torturatrice, che divora il fegato e il cuore del suo protettore, e ne risucchia ogni possibilità di emancipazione e di crescita.
Non riguarda solo gli animalisti. Bin Laden, Stalin, i black blocks, molti fra i missionari e gli operatori di solidarietà ne sanno qualcosa. E gli psicologi?

 

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