Giu
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Persi e ritrovati
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Oggi un paziente ha dimenticato sul lettino gli occhiali. Un altro due libri e un altro ancora le chiavi di casa e il telefono. Mi domando perché l’attuale normativa sulla pubblicità sanitaria non mi consenta di aggiungere alla targa che sta fuori dalla mia porta: “Ufficio delle cose perdute. Con-buone-speranze-di-ritrovarle”.
secondo me, perchè, in realtà, non è un ufficio delle cose perdute, ma una stanza delle cose lasciate, tipo “Lasciati in un interno”… come i sassi di Pollicino, ma, giustamente come dici, con buone speranze di ritrovare tutto, anzi tutto positivamente trasformato dalla permanenza in un posto affidabile.
Sei forte, Adriano! Leggo sempre volentieri le tue gustose vignette. Grazie
Ciao
Gilda
E invece chiedersi cosa avevano bisogno di lasciarle? se fosse che desse loro la certezza di tornare..se fosse che non si erano sentiti abbastanza presenti nella sua testa durante l’analisi e avevano bisogno di esserci un po’ di più.. Ma questo puo saperlo solo lei…