Che cos’è il Training Autogeno?
Il training Autogeno è definito da J.H.Schultz, il suo creatore, come “metodo di autodistensione psichica passiva che consente di modificare situazioni psichiche e somatiche”. Pertanto chi esegue il training deve assumere, secondo le indicazioni di Schultz, un atteggiamento di disponibilità recettiva nei confronti della propria corporeità, mantenendosi passivo spettatore di se stesso. Il Training Autogeno si articola in due fasi: la prima comprende gli esercizi orientati verso il corpo e costituisce il cosiddetto “ciclo inferiore”; la seconda comprende gli esercizi orientati verso lo spirito e costituisce il “ciclo superiore”.
La regola del training autogeno consiste nell’avere una buona disponibilità verso di sé.
Un soggetto ben allenato, mediante la concentrazione passiva, riesce ad immergersi in uno stato di totale introspezione, così da annullare stimoli esterni e fenomeni mentali disturbanti.
Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento effettuata individualmente o in gruppo che consente di realizzare spontanee modificazioni psico-fisiche inducendo alla calma e ad una maggiore capacità di autodistensione.
Dove agisce il T.A?
Il T.A influenza positivamente varie funzioni dipendenti dal sistema nervoso vegetativo quali la respirazione, la circolazione del sangue, il metabolismo.
Permette di attenuare lo stress, l’ansia e somatizzazioni.
Il T.A. propone il rovesciamento di alcuni valori che il nostro sistema sociale considera positivi: “l’attività” e la “tensione”. Proponendo “la liberazione dal condizionamento esterno” la “sosta” e “la riflessione”. Read the rest of this entry »