Presso i popoli primitivi vige l’usanza di sacrificare periodicamente un animale totemico e di mangiarne, crudi, il cuore e il fegato.  Secondo il Freud di Totem e Tabù per incorporare il coraggio, la forza, il potere dell’animale-totem-padre, e per stabilire un patto di comunione e solidarietà tra i membri del clan, figli parricidi, accomunati dalla colpa e dal rimorso.
Il rito del pasto totemico parte dal cuore e dal fegato, ma in nessun caso dai testicoli: asportati con grande tempestività, questi vengono immediatamente gettati – o dati in pasto, al massimo, allo scemo del villaggio (Apocalypto).

Amo i movimenti politici, le associazioni di giovani e attempati attivisti. Quei templi sacri in cui si sacrifica a Dioniso e a Marte, alla gioia, alla passione, all’entusiasmo e alla guerra – e non è polemos padre di tutte le cose?
Quelle fucine di nuove idee antiche, quei fertili terreni di coltura del pensiero ardito e della rinnovata consapevolezza. Palestre per giovani menti, laboratori in cui giovani audaci tendono l’arco e affilano le spade, preparandosi ad affrontare il potere, sconfiggere il tiranno, abbattere la bestia. Spezzarne il cuore e il fegato, e mangiarne-i-testicoliErrore fatale… E spiegazione antropologica e psicoanalitica definitiva del motivo per il quale ogni politicante -ogni mestierante della politica divenuto uomo di potere- abbattuto viene immediatamente sostituito da qualcuno che finisce subito col sembrare lo stesso identico coglione che c’era prima.

 * Una grande civiltà viene conquistata dall’esterno solo quando si è distrutta dall’interno 

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